Ex Tenebris Lux - Dalla Tenebra, la Luce.
- Elevenios

- 7 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 ott

Oggi desidero condividere una riflessione semplice, ma antica quanto il mondo:
la Luce e l’Ombra non sono nemiche, ma sorelle nate dallo stesso principio.
La Luce è simbolo di conoscenza, di rivelazione, di coscienza risvegliata, eppure, ogni Luce genera un’Ombra.
Non può esistere l’una senza l’altra, perché l’Ombra è la testimonianza vivente della Luce stessa.
L’Ombra nasce quando la Luce incontra la materia, quando l’Invisibile si manifesta nel visibile.
In termini esoterici, la Luce è lo Spirito che si proietta nel mondo; l’Ombra è il suo riflesso, la prova della sua presenza, là dove la Luce non è presente, non c’è Ombra; ma dove la Luce splende, l’Ombra si disegna.
Ecco dunque il paradosso iniziatico: l’Ombra non è assenza di Luce, ma la sua traccia, è la forma che la Luce assume quando incontra i limiti della nostra percezione.
Quando l’Uomo si avvicina alla Conoscenza, scopre che dentro di sé convivono entrambe, la parte luminosa, che tende al Divino, e la parte oscura, che lo ancora alla materia.
L’Iniziato non nega l’Ombra, non la combatte, ma la riconosce, la studia, la trasmuta, perché solo accettandola, la Luce può diventare consapevole di sé stessa.
Ogni nostro difetto, ogni fragilità, ogni dubbio non sono che ombre proiettate dalla Luce della nostra coscienza e quando comprendiamo questo, il giudizio si scioglie e nasce la vera saggezza:
la consapevolezza che senza l’ombra non potremmo mai comprendere la Luce.
Così anche nel Tempio: quando la candela arde, la fiamma illumina il volto del Fratello e proietta dietro di lui una sagoma silenziosa.
La fiamma è la Verità, l’ombra è la forma che quella Verità assume nel mondo.
L’una non annulla l’altra, insieme compongono l’armonia della Creazione.
Nelle antiche scuole misteriche si insegnava che la Luce pura, senza ombra, sarebbe invisibile all’occhio umano.
È l’ombra, dunque, a rendere visibile la Luce, e ciò che noi chiamiamo “oscurità” non è che la misura della distanza tra l’Uomo e la sua origine divina.
Solo chi ha conosciuto la notte può comprendere il valore dell’alba, solo chi ha camminato nel dubbio può amare davvero la certezza della Verità.
La Luce e l’Ombra sono i due poli di un’unica realtà, la Legge dell’Unità dei Contrari, che il saggio non spezza, ma equilibra.
Come il Sole e la Luna, come il giorno e la notte, come la parola e il silenzio, la loro danza regge l’ordine dell’Universo.
E così anche in noi, nel nostro piccolo tempio interiore, la Luce deve imparare a illuminare senza bruciare, e l’Ombra deve imparare a custodire senza oscurare, perché alla fine, quando l’Iniziato scopre il vero significato della Luce, comprende che essa non distrugge l’Ombra, ma la trasfigura.
Allora la dualità svanisce, e resta soltanto l’Uno.
Solo chi integra entrambe diventa completo, e solo chi accoglie il contrasto diventa veramente libero.
A∴G∴D∴G∴A∴D∴U∴
T∴F∴A∴
Fr∴ Elevenios




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